Uno sguardo su Berlino

Appena trascorso un breve soggiorno a Berlino voglio condividere con voi qualche considerazione post-viaggio. Solo impressioni certo, i giudizi puoi crearli solo quando in un luogo ci vivi e a lungo.

Un viaggio a Berlino è forse il modo più immediato e a portata di mano che abbiamo per provare a comprendere quelle scene al tg e sul web, di guerra, popoli oppressi dai regimi, gente perseguitata perchè “diversa”, familiari costretti a dividersi per povertà o per un muro, idee deliranti che vengono invece sostenute e assumono forma concreta nella realtà; circostanze che ci sembrano così distanti e che invece fino a pochi decenni fa erano ad un passo da noi. E a Berlino questo lo percepisci, lo respiri, lo mangi e lo digerisci anche.

Ho trovato molto interessante la famosa East Side Gallery, un tratto di muro originale lungo circa 1,3 km dipinto da artisti, provenienti da ogni parte del mondo, con murales sul tema della pace e della caduta del muro stesso. Passeggiare lungo la East Side Gallery è una esperienza davvero intensa: puoi toccare la storia con mano, immedesimarti in quello che può esser stato l’impossibilità di attraversarlo, puoi apprezzare la genialità di trasformare un simbolo di oppressione e buio in uno di libertà e colore, puoi godere di un’opera d’arte a cielo aperto accessibile a chiunque. Puoi anche, però, riflettere sull’eterno conflitto circa i confini della libertà di ciascuno: la Gallery è purtroppo sempre più “invasa” da sovrapposti graffiti, scritte, disegni di berlinesi e turisti. Per taluni anche questo è un simbolo di libertà di espressione..per me è segno di limitazione della libertà degli artisti originali oltre che della libertà di ciascuno di poter godere a pieno della bellezza e dell’armonia della Gallery.

Berlino mi ha dato l’impressione d’essere una di quelle città che guarda al futuro e vuole continuamente rinnovarsi ma in continuità ed armonia con il passato. Uno dei più eclatanti segni di questo è il Reichstag, sede del Parlamento: un palazzo del 1894 che conserva le sue pareti originali e pertanto il suo aspetto d’epoca ma internamente è un edificio del tutto moderno e all’avanguardia. Fate un giro sulla cupola: è gratuito ma la prenotazione è necessaria sul sito https://visite.bundestag.de/BAPWeb/pages/createBookingRequest.jsf?lang=en. Un altro esempio è il Kulturbrauerei nel Schönhauser Allee: un ex birrificio del XIX secolo del tutto conservato nella sua forma originale ma tramutato in un poliedrico centro culturale di 25.000 metri quadri dove vengono organizzati eventi di ogni tipo, da feste a concerti a spettacoli teatrali, musicali, manifestazioni gastronomiche, cinematografiche, corsi didattici, etc!

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Una piccola e molto piacevole scoperta che ho realizzato girovagando per il quartiere Prenzlauer Berg è il Berlin Book Forest, l’albero-libreria: un vecchio tronco d’albero (ricavato da una quercia caduta per cause naturali), posizionato in mezzo al marciapiedi e dunque totalmente accessibile, che ospita delle nicchie riempite di libri messi a disposizione da chiunque e che chiunque può prendere, leggere, e riportare. Questo progetto fa parte di quello su scala internazionale del BookCrossing, la pratica di condividere il libro che è stato appena letto con il resto del mondo, permettendogli di viaggiare liberamente e di incontrare il suo nuovo “padrone” nei luoghi più inaspettati: su una panchina in un parco, all’interno di un vagone della metropolitana, in una sala d’attesa o in un bar.  L’obiettivo è quello di contribuire a uno sviluppo sostenibile dell’istruzione, favorendo la libera circolazione della cultura ma limitando la triste deforestazione.

Nel complesso, direi che Berlino è una città che si apprezza molto più vivendola nella sua quotidianità, partecipando alla sua vivacità culturale, beneficiando del suo essere metropoli non sovraffollata, che facendoci un viaggio per visitarla nella sua superficie. Si, a Berlino c’è molto di più di quel che si vede !

Napoli London

Una mia amica trasferitasi a Londra, con la quale condivido la passione per la napoletanità, mi ha simpaticamente inviato un video che sembrava fosse stato girato in una delle più tipiche trattorie di Napoli. Ho realizzato solo in seguito che questi tifosi agguerriti che intonavano cori ed esultavano durante la partita della squadra partenopea stavano in realtà respirando aria inglese! Il set del video era Londra, precisamente il ristorante Da Maria London, al n.87 di Notting Hill Gate!
Questa minuscola trattoria a conduzione familiare è uno dei ritrovi degli “anglo-napoletani”: pareti tappezzate da immagini di Troisi, Totò e dalle maglie incorniciate di Maradona e Higuain; e per chi avesse ancora qualche dubbio un cartello vicino alla tv con scritto “Italian? No sorry…Napulitan!”
Non so se il cibo sia all’altezza della cucina tradizionale napoletana ma di sicuro l’atmosfera lo è, soprattutto quando gioca il Napoli. Le partite vengono trasmesse all’interno del locale oltre che all’estero per gli ultimi arrivati.
Citando la mia amica: “Si crea una specie di raduno di tifosi, un mini San Paolo! Pasquale, il signore che serve ai tavoli sale sulla sedia a urlare il nome dei giocatori e se c’è un tifoso di un’altra squadra gli butta il sale addosso per impedire che porti sfortuna. Il locale è così piccolo che spesso ti ritrovi a dividere il tavolo con persone che restano sconosciute solo fino a quando segna il Napoli. A quel punto te li abbracci, intoni cori, canti o surdato nnammurato, tutto proprio come al San Paolo quando il Napoli vince!”
Insomma, ti ritrovi catapultato nella città di Pulcinella e il tuo cuore batte solo per gli azzurri! Peccato che poi non puoi festeggiare la vittoria con una bella e originale pizza napoletana!
Grazie Etta!IMG-20160118-WA0037

Must do in Puglia – part 2

The second part of what you must do in Puglia (in english e in italiano!).

34) Cross the Gargano park by car hoping to encounter horses, deer and cows / Attraversare in auto il Parco del Gargano sperando di incontrare cavalli, daini e mucche

35)Get lost in the books of the Feltrinelli and Laterza book-stores in Bari (actually this is not so specific of Puglia!…) / Perdersi tra i libri delle librerie Feltrinelli e Laterza di Bari (beh questo non è proprio così specifico della Puglia…!)

36)Be out late in the Lecce nightlife (and Bari nightlife) / Tirar tardi nella movida leccese (anche in quella barese)

37)Eat eel in Lesina / Mangiare l’anguilla a Lesina

38)Cycle around the Alimini lakes (Otranto) / Andare in bicicletta intorno ai laghi Alimini (Otranto)

39)Spend a couple of hours in Eataly in Bari (maybe less time!) / Trascorrere un paio d’ore da Eataly a Bari (anche qualcosa in meno!)

40)Bathe in the sea at Torre Lapillo thinking you are in the Caribbean (that’s why we are not so surprised in front of other “foreign” seas) / Fare il bagno a Torre Lapillo e pensare di essere ai Caraibi (ecco perchè noi pugliesi non ci stupiamo di nessun mare “straniero”!)

41)Eat Sandrino’s ice cream and realise it’s the most delicious you’ve ever tasted (I suggest to taste the Gelatiere’s one in Bari too) / Leccare i gelati di Sandrino e pensare che siano i più buoni che abbiate mai provato (io vi consiglio anche di fare un salto al Gelatiere a Bari!)

42)Ask a person from Puglia for road directions and be ready to be accompanied to your destination / Chiedere informazioni stradali a un pugliese e rischiare di essere accompagnati a destinazione

43)Buy newly made olive oil from a mill (and taste on bread) / Comprare l’olio appena molito in un frantoio (e gustarlo sul pane)

44)Walk among the olive trees in the area between Fasano and Ostuni (that’s my favourite!) / Passeggiare tra gli ulivi secolari nella zona tra Fasano e Ostuni (questo punto della lista è il mio preferito!)

45)Play golf at San Domenico (if you have lots of money) / Giocare a golf al San Domenico (se hai tanti soldi)

46)Watch the “pappamusci” procession in Taranto (the evocative rites of Holy Week) / Assistere alla processione dei “pappamusci” a Taranto (i suggestivi riti della Settimana Santa)

47)Drink Primitivo and Negroamaro wine (and then go to sleep!) / Bere i vini Primitivo e Negramaro (e poi andare a dormire!)

48)Eat two friselle for dinner (then you are a real Apulian!) / Cenare con due friselle (così sarai un vero pugliese)

49)Discover “Ciceri e tria” (it’s something you can eat!) / Scoprire “ciceri e tria” (è qualcosa che si mangia!)

50)Have lunch or dinner in one of the restaurants in the port of Trani (in a hot summer evening) / Pranzare o cenare in uno dei ristoranti sul porto di Trani (in una calda sera d’estate)

51)Arrive in Minervino Murge on a winter evening and believe you are in a nativity scene / Arrivare a Minervino Murge in una sera d’inverno e scambiarlo per un presepe

52)Visit the Araprì winery of San Severo and find that Puglia also produces an excellent spumante / Visitare la cantina d’Araprì di San Severo e scoprire che anche in Puglia si produce uno spumante eccezionale

53)Go to Alberobello and Polignano a Mare (no more words needed!) / Andare ad Alberobello e Polignano a Mare (non servono altre parole!)

54)Run in the contrada Zingariello in Gravina di Puglia (the hills in the Murgia) and find that there are still places without cars / Correre in contrada Zingariello a Gravina di Puglia (sui colli della Murgia) e scoprire che esistono ancora luoghi senza auto

55)Spend an evening in the venues in the old part of Bari and smile at the thought (I suggest La Uascezz) / Trascorrere la serata nei locali di Bari vecchia (Provate La Uascezz)

56)Walk on the seafront promenade in Brindisi / Passeggiare sul lungomare di Brindisi

57)Visit the Basilica of Santa Croce in Lecce, the Trani Cathedral and the Basilica of San Nicola in Bari / Visitare la Basilica di Santa Croce di Lecce, la Cattedrale di Trani e la Basilica di San Nicola di Bari

58)Pray in the cave of the San Michele Arcangelo shrine in Monte Sant’Angelo / Raccogliersi in preghiera nella grotta del santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo

59)Bathe in the “cave of poetry” in Roca Vecchia (Lecce) / Fare il bagno nella “grotta della poesia” a Roca Vecchia (Lecce)

60)Admire the enchanting Castellana Caves (amazing!) /Ammirare lo spettacolo incantevole delle Grotte di Castellana (stupefacente!)

61)Cross the swing-bridge in Taranto (after visiting MARTA) /Attraversare il ponte girevole a Taranto (dopo una visita al MARTA) 

62)Eat some meat in one of the butcher shops in Cisternino (order the  “bombette impanate”) / Mangiare la carne in una delle macellerie di Cisternino (ordina le “bombette impanate”)

63)Stay overnight in one of the many manor farms and get up early in the morning to smell the scents and hear the sounds of nature / Pernottare in una delle tante masserie e alzarsi di buon mattino per sentire i profumi ed i suoni della natura

64)Eat freshly opened mussels and freshly caught king prawns in the fish market in Gallipoli / Mangiare cozze appena aperte e gamberi rossi appena pescati al mercato del pesce di Gallipoli

65)Photograph the spectacular start of the Brindisi-Corfù regatta (in June) /Fotografare la spettacolare partenza della regata velica Brindisi-Corfù (a giugno)

66)Visit the bauxite quarry in Otranto / Visitare la cava di bauxite ad Otranto

That’s all for now, but stay tuned for the last part!

Must do in Puglia

Buongiorno da Ilary!

Per il mio compleanno ho ricevuto un graditissimo regalo: un libro sulla Puglia, la sua cucina e le sue masserie, con un intrigante elenco delle 100 cose da fare in questa regione che voglio condividere con voi..con qualche mia considerazione!

Ecco i primi 33 suggerimenti:

1.Mangiare il crudo di mare a Bari (al Chiringuito la domenica mattina)

2.Visitare piazza Duomo a Lecce di notte

3.Rinfrescarsi con il caffè in ghiaccio e latte di mandorla in Salento

4.Assistere ai fuochi d’artificio della festa in onore dei Santi patroni di Brindisi (primo sabato di settembre)

5.Sorseggiare il caffè “speciale” a Polignano (dal Super Mago del Gelo)        

6.Assaggiare le cozze tarantine (in tutte le possibili ricette)                

7.Assistere al PalaPentassuglia di Brindisi

8.Mangiare ai trabucchi di Peschici

9.Fare colazione con il pasticciotto leccese

10.Perdersi nei vicoli del centro storico di Ostuni (la città bianca)

11.Fare shopping nel centro di Bari

12.Visitare Castel Del Monte in completa solitudine (e ammirarlo nella sua semplice maestosità) 

13.Mangiare i ricci con il pane a Savelletri di Fasano (ed anche con gli spaghetti)

14.Dormire in un trullo (e salire sul suo tetto per vedere Alberobello dall’alto)

15.Arrivare a Leuca e fermarsi ad ammirare il mare infinito (la punta dell’Italia)

16.Non perdersi le grandi mostre estive nel Castello di Otranto

17.Ordinare un piatto di fave e cicorie

18.Tuffarsi dagli scogli del fiordo del Ciolo a Gagliano del Capo (e io aggiungerei anche dagli scogli della Grotta della Poesia)

19.Noleggiare una barca e fare il bagno a Baia della Zagare (oppure fare il giro in barca a Castro)

20.Immergersi nel barocco di Martina Franca

21.Scoprire tutte le sorgenti di acqua fredda nel mare di Catsro

22.Imparare a fare le orecchiette (magari dalle signore nel centro storico di Bari)

23.Riuscire a raccogliere e pulire i fichi d’india senza riempirsi di spine

24.Partecipare alla vendemmia

25.Riuscire a passeggiare sulle pietre delle spiagge di Manfredonia

26.Fare il bagno nelle acque di Torre Guaceto (una riserva naturale protetta)

27.Godersi la magia di Otranto in primavera, quando non è ancora invasa dai turisti (e immergersi nel delirio della folla straniera in estate)

28.Assaggiare il gelato al gusto “mostacciolo” della gelateria Natale a Lecce

29.Comprare le mozzarelle a Gioia del Colle e la burrata ad Andria (tutti i latticini ad Andria!)

30.Mangiare una crepe a Lecce

31.Provare a ripetere qualche frase in dialetto barese

32.Farsi una bruschetta col pane di Altamura

33.Visitare il santuario di Padre Pio senza far caso al mercimonio del Santo cresciuto tutto intorno.

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A breve le altre 33…vi lascio il tempo di depennarle tutte dalla lista !

 

Le Grotte dell’inferno

C’è un luogo nella provincia di Bari che davvero sembra appartenere ad un altro mondo, un luogo in cui si ha l’impressione di aver viaggiato nel tempo e nello spazio per raggiungerlo, un luogo dove la suggestione si mischia al timore e alla curiosità. Sto parlando delle Grotte di Castellana!

Le Grotte di Castellana sono un complesso di cavità sotterranee di origine carsica, ubicate nel Comune di Castellana-Grotte, e si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. Vagabondando per le grotte (metaforicamente perchè la visita è chiaramente guidata) ci si ritrova immersi nella natura più selvaggia fatta di caverne, canyon, profondi abissi, fossili, stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme e dai colori più svariati. Uno scenario davvero imperdibile! Tutte le informazioni, le curiosità, le leggende su queste meravigliose grotte sul sito http://www.grottedicastellana.it/.

Quello che soprattutto trovo interessante e di cui voglio parlarvi è l’ampio ventaglio di opportunità che esiste per godere di questo spettacolo della natura.

Per iniziare una bella visita guidata! Le Grotte sono aperte tutto l’anno (qui gli  orari http://www.grottedicastellana.it/orari/) e vi è la possibilità di scegliere tra due itinerari guidati da esperti multilingue: uno lungo 3 km (120 minuti circa) e l’altro più breve di 1 km (50 minuti circa). Vi consiglio di indossare scarpe da ginnastica e di coprirvi bene visto che la temperatura all’interno si aggira attorno ai 16,5°C e il tasso di umidità è parecchio elevato! In orari dedicati, le Grotte sono accessibili anche a coloro che presentano forme di disabilità, grazie alla presenza di un’equipe di operatori specializzati. Qui tutti i dettagli http://www.grottedicastellana.it/le-grotte/progetto-c-a-s-a/.

Per i più temerari la scelta invece deve ricadere sulla Speleonight, una visita delle Grotte al buio che si effettua dopo la chiusura al pubblico, per gruppi composti da almeno 15 persone. L’idea è quella di far rivivere ai visitatori le emozioni provate proprio dai primi esploratori che con il casco e una piccola lucina perlustrarono gli sconosciuti meandri di questo luogo incantato. Il buio ed il numero ristretto di visitatori garantiscono un’esperienza non turistica ma di completa armonia e simbiosi con la natura dove poter ascoltare i suoni delle Grotte, magari scorgere la fauna e addirittura procedere in solitudine per un tratto! Il costo è di 25 euro a persona. Per tutte le informazioni +390804998221.

Per chi invece è incuriosito dalla speleologia ma assolutamente non ha la minima intenzione di scendere fisicamente nelle viscere della Terra, una buona soluzione potrebbe essere il Museo Speleologico Franco Anelli delle Grotte di Castellana che ospita percorsi didattico-espositivi volti alla conoscenza del mondo sotterraneo oltre che il Centro di Documentazione Speleologica Pugliese Franco Orofino che comprende una biblioteca tematica, un’emeroteca e un archivio fotografico. Il Museo è inoltre attivo nell’organizzare iniziative di vario genere, come laboratori interattivi e lezioni specifiche anche all’interno dell’ambiente sotterraneo.

Per chi ama il teatro, la scrittura, o comunque l’arte in genere, il modo più indicato per vivere le Grotte è assistere al suggestivo spettacolo Hell in the cave, ovvero l’Inferno di Dante all’interno delle Grotte. Uno spettacolo davvero scenografico e grandioso che produce un’esperienza multisensoriale unica. Questo si che potrebbe essere un buon espediente per far digerire la Divina Commedia anche agli studenti più scapestrati…almeno per una sera! Ecco le prossime date: sabato 7-14 e 21 novembre, 5 e 11 dicembre, alle ore 21.00. Costo del biglietto: 20 euro.

Da non perdere infine la rassegna “Natale nelle Grotte” organizzata in occasione delle festività invernali, con una lunga serie di appuntamenti che comprendono concerti, spettacoli di burattini, performance teatrali, installazioni dei presepi e celebrazione della messa in grotta. Qui tutti i dettagli http://www.grottedicastellana.it/natale-nelle-grotte-2015-2016/

Una curiosità: all’interno delle Grotte è anche possibile celebrare i matrimoni civili! Direi di valutare prima la “temerarietà” dei vostri ospiti !

Hell in the cave. Grotte di Castellana

Viaggiare con il cibo

Una delle esperienze che più anelo quando sono in viaggio è mangiare il cibo tradizionale. E’ un modo per sentirsi meno straniero e più parte del luogo in cui si è, un modo per vivere a 360 gradi l’avventura viaggio e l’immersione nella nuova realtà.

Ma il bello è che a volte si può viaggiare anche stando a casa, magari leggendo un diario di viaggio, guardando un documentario, imparando una lingua, ascoltando la musica tradizionale, organizzando una festa a tema e ovviamente cucinando una pietanza etnica! Io ogni tanto lo faccio e spulcio siti e libri alla ricerca di ricette, sperando di realizzare prima o poi una collezione di quelle scritte direttamente dalla gente del posto.

Qualche sera fa per esempio, indossate vesti giapponesi (fatte in casa alla buona!), abbiamo cucinato sushi e miso per una serata a tema orientale tra amici. Per dolce abbiamo scelto l’India ed optato per un dessert realizzato con un frutto tipicamente indiano: il mango. Ve ne ripropongo la ricetta!

INGREDIENTI: 195 g di farina, un pizzico di sale, 1 cucchiaino di cardamomo in polvere, 1 bustina di lievito per dolci, 350 ml di purea di mango (circa 3-4 manghi maturi), 80 ml di olio vegetale, 130 g di zucchero + zucchero a velo per decorare, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, fettine di mango e menta per decorare.

PREPARAZIONE: mischiate la purea di mango con l’olio, lo zucchero e la vaniglia. A parte setacciate la farina con il sale, il cardamomo e il lievito e gradualmente aggiungete questa mistura a quella con il mango e mescolate delicatamente. Versate il tutto in una tortiera imburrata e cuocete a 180 gradi per 30-40 minuti. Togliete la torta dal forno e quando si raffredda decoratela con zucchero a velo, fettine di mango e foglie di menta.

Al prossimo viaggio via cibo! E voi che piatto etnico preparate?

I colori della Thailandia. Il mercato di Damnoen Saduak

Il sopravvenire della fredda stagione con le sue tinte cupe e dell’ora solare colpevole dell’accorciamento delle giornate  mi ha provocato l’astinenza da colore. Così, scavando nella memoria, ho recuperato una delle immagini più colorate che avessi: Thailandia, Bangkok, mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Quello che ricordo di questo posto è la percezione che si ha di camminare in una tavolozza: il rosso del dragon fruit, il giallo delle banane e del frutto stella, il color legno del durian, quello melanzana del mangosteen, il verde acerbo del pomelo, il bianco latte del cocco, l’arancio della papaya, e poi l’arcobaleno di spezie, verdure ed abiti. Tutti colori così intensi, così penetranti, così vivaci. E lo scenario di cui questi colori sono parte integrante è davvero suggestivo: un mercato in cui le bancarelle sono realizzate su canoe in legno cariche di frutta, verdura, spezie e souvenir di ogni tipo, spinte con la pagaia dai commercianti in ngob (il tradizionale cappello thailandese). Per curiosare tra le “bancarelle” ci si può muovere via acqua fittando una barchetta oppure attendere che esse si avvicinino alla riva. Oltre alle “contrattazioni galleggianti” ci si può dedicare a quelle nella parte terrena del mercato da cui si può anche godere della peculiarità di Damnoen Saduak nella sua totalità. Il mercato offre anche la possibilità di fare dei piacevoli spuntini nonchè gustare vere e proprie pietanze calde cucinate sulle barche. Devo essere sincera..nonostante fossi stata particolarmente attratta dalla preparazione di una di queste non ho avuto il coraggio di assaggiarla dopo aver realizzato che la cuoca lavava i piatti nelle acque del mercato!

mercato galleggiante Thailandia

Nelle vicinanze del mercato vivono gli abitanti del villaggio con le loro case in legno costruite sulle rive dei canali. E’ evidente che gli autoctoni vivano in simbiosi con queste acque: le utilizzano per lavarsi, cucinare, irrigare i campi, i bimbi per giocare. Osservare le loro abitazioni fa mettere in discussione quelli che noi cosiddetti “occidentali”consideriamo dimensioni e spazi necessari per poter parlare di “casa”; la divisione in stanze per loro è inesistente e le abitazioni sono davvero piccole ma dotate di tutto ciò che è davvero indispensabile.

Il mercato galleggiante di Damnoen Saduak, che è solo uno dei tanti nella “terra del sorriso”, è sito a circa 100 km da Bangkok ed è aperto dalle 8 alle 11 nei weekend. Quindi siate mattinieri!

Qui alcune foto del mercato https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1601064446823889&id=1593361774260823

Ritorno al futuro

Oggi non è un giorno come gli altri, o almeno non per tutti…oggi è il giorno in cui Doc e Marty arrivano finalmente nel 2015! E allora per tutti i fans di Ritorno al futuro oggi non posso che parlare della mia surreale esperienza ad Hill Valley!

Corre l’agosto 2014 e la città di Londra viene catapultata nel 1955 e l’Olympic park viene trasformato nella vintage cittadina di Hill Valley. E d’un tratto tu puoi camminare per le sue vie, fare quattro chiacchiere dal parrucchiere con le donne sotto il casco, inviare una cartolina di saluti dall’ufficio postale e magari rischiare di ritrovarti con un bel timbro stampato sulla fronte da Biff e la sua banda, fare un giro in un’auto d’epoca o nel pullman della scuola fermandoti a far benzina alla Texaco, prendere un mega frappè sugli alti sgabelli del bar magari accanto a Marty, sbirciare nelle case e ritrovarti a leggere il diario di Lorraine nella sua camera da letto, fermati a disquisire con Doc delle sue invenzioni e dare un’occhiata ai suoi appunti seduto sul suo divano di casa, andare al ballo della scuola e magari ballare con Lorraine sotto gli occhi attenti del timido George, girovagare per la fiera ed accorgerti che tutti intorno a te sono espressione della pervasiva atmosfera anni ’50.

E poi arriva il bello: ti ritrovi seduto nella piazza, proprio lì sotto l’orologio, a guardare proiettato sulla facciata del tribunale il mitico Ritorno al futuro…ma la figata è che in realtà tu sei nel film e ne fai parte perchè Marty, Doc, George, Lorraine e tutti gli altri sono lì ad Hill Valley e rivivono le loro avventure proprio davanti a te! E non c’è da discutere su quale sia il momento più spettacolare: Doc che si cala dall’orologio e la DeLorean che ti sfreccia accanto in direzione…futuro !

Ma basta con le parole, guardate il video https://www.youtube.com/watch?v=_VrveujhWmg di Secret Cinema e non dimenticate questo nome qualora aveste il desiderio di essere catapultati in un film. L’ultimo? Star Wars. Il prossimo? It’s secret!

Hill Valley

Mirabile Mirabilia

Buongiorno gente!

Oggi voglio parlarvi di un progetto realizzato da alcune Camere di Commercio italiane e davvero interessante per i viaggiofili: Mirabilia-European Network of UNESCO Sites. Si tratta, cito testualmente, di “una rete che mette in collegamento luoghi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, ma meno noti al turismo italiano ed internazionale”. L’obiettivo del progetto, che comprende laboratori e vari eventi, è quello di aumentare la promozione e la riconoscibilità di questi luoghi su larga scala, portando l’attenzione dei numerosi turisti che ogni anno si recano in Italia per visitare le classiche mete verso nuove destinazioni, solo meno conosciute ma non meno interessanti e meritevoli.

Devo essere sincera, da brava campanilista quale sono ho provato un interesse in più per l’iniziativa poiché tra i dodici luoghi riconosciuti dall’UNESCO, spiccano 4 mete pugliesi (Taranto, Lecce, Bari e Brindisi), con tanto di proposte di itinerario turistico.

Ecco qui quello di…Taranto!!

GIORNO 1

Arrivo a Taranto nel pomeriggio e visita della città storica (Duomo di San Cataldo, Chiesa di San Domenico) e degli ipogei. Cena in uno dei numerosi ristoranti tipici con piatti della dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco.

GIORNO 2

Visita guidata al Museo Archeologico MarTa in cui è esposto il Ritratto di Augusto velato, da non perdere i celebri e bellissimi “Ori di Taranto”; attraversamento del Ponte Girevole; visita guidata gratuita al Castello Aragonese. Nel pomeriggio escursione al caratteristico Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie e trasferimento nel centro storico di Martina Franca, visita alla Basilica di San Martino. Cena a base di vini e prodotti tipici dell’enogastronomia della Valle d’Itria.

GIORNO 3

Emozionante escursione a bordo del catamarano della Jonian Doplhin Conservation per avvistamento delfini e altri cetacei nelle acque del Golfo di Taranto; in alternativa attività di pescaturismo a bordo di caratteristiche imbarcazioni per godere delle incantevoli vedute della città dal mare e soddisfare il palato con degustazione di pesce appena pescato; visita all’Oasi paesaggistica Wwf “Palude La Vela” dove nidificano aironi e fenicotteri.

Gli itinerari per le altre mete pugliesi potete trovarli a questi link:

Bari    http://www.mirabilianetwork.eu/it/luoghi-bari.php

Brindisi   http://www.mirabilianetwork.eu/it/luoghi-brindisi.php

Lecce   http://www.mirabilianetwork.eu/it/luoghi-lecce.php

Mi piace questo network per “i giovani talenti italiani”! Forza stranieri e non, venite a scoprire le meraviglie della Puglia!
E intanto buona colazione da Ilary!