Buongiorno da Ilary!
Questa mattina volevo scrivere un post sulla mia città, Taranto, per farvela conoscere un po’. Poi mi sono accorta che scrivevo, cancellavo, riscrivevo e ricancellavo senza riuscire davvero a metter giù qualcosa. Ho pensato che fosse colpa delle ore piccole di ieri sera e che avessi bisogno di un po’ di caffè in più, o che fosse colpa del blocco del sabato mattina… Ma pensandoci e ripensandoci ho individuato la vera ragione, la vera colpevole: Taranto!
Si, proprio lei. E’ così contraddittoria, così dicotomica, così “bipolare” che scriverci un post su un blog di viaggi non è semplice per niente!
Mi viene da parlarvi della Taranto storica, della Taranto che fu capitale della Magna Grecia, delle due maestose colonne superstiti del Tempio Dorico, tra i più antichi della Magna Grecia; del Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA) che ospita le collezioni greche e romane ed i famosi ori che hanno reso celebre il Museo e l’arte orafa della Taranto magno-greca in tutto il mondo. Poi però mi viene in mente che il MARTA, pur aperto tutti i giorni, è visitabile solo parzialmente per lavori di ristrutturazione/allestimento; o ancora realizzo che gli innumerevoli reperti e siti archeologici, che ci si aspetterebbe di trovare in quella che è definita la capitale della Magna Grecia, non sono poi così valorizzati e godibili.
Mi viene da parlarvi del Castello Aragonese, con la sua suggestiva posizione sul mare, la sua elegante imponenza, la sua storia dettagliatamente descritta dal personale della Marina Militare a cui va il merito di aver restaurato gli interni del castello e di averlo aperto al pubblico organizzando visite guidate gratuite a tutte le ore; della Taranto sotterranea con i suoi magici ipogei recuperati anche grazie all’impegno di cittadini volontari. E poi entro in difficoltà perché vorrei consigliarvi di fare un giro nel borgo antico ma mi accorgo che, per quanto la città vecchia vanti antichi palazzi e chiese da scoprire, ristorantini e locali in cui fermarsi dopo una delle tante visite guidate gratuite, la decadenza urbana è non indifferente e l’atmosfera non è certo quella da serena passeggiata turistica.
Mi viene da parlarvi della Taranto dei due mari, il Piccolo e il Grande, divisi dal ponte Girevole che collega l’isola della città vecchia al borgo nuovo ed è riconosciuto come il più notevole ponte girevole in Italia; mi viene da proporvi il giro in barca per apprezzare la città da un altro punto di vista, o l’escursione di pescaturismo, o l’avvistamento dei delfini dal catamarano della Jonian Dolphin Conservation, o un bel bagno estivo nelle acque cristalline della litoranea. Ma subito si insinua nella mente il tarlo dell’immagine del lettore che dubbioso si domanda: “ma il mare di Taranto non è inquinato?”..E come negare che ciò che più d’ogni altra cosa ha reso Taranto famosa ai nostri giorni è il mostro siderurgico!
E, alla fine, tra una contraddizione e l’altra vi ho parlato un po’ di Taranto, di una città bella e maledetta, amata e odiata, dove l’antica anima magno-greca rivive ancora in quella fetta di cittadini attivamente impegnati a sostenere le potenzialità della città, rivalutarle e valorizzarle.
La conclusione è : fate un giro a Taranto!!
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