Capodanno cinese a casa di una cinese!

Se ne sente sempre tanto parlare del capodanno cinese e numerose sono le città in giro per il mondo in cui viene celebrato. Ma cosa c’è di meglio che festeggiarlo proprio a casa di una amica cinese e, grazie a lei, scoprirne tradizioni e sapori?!

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L’ingresso del nuovo anno in Cina è davvero una grande ricorrenza e vengono concessi fino a 15 giorni di ferie dal lavoro. I connazionali disseminati in ogni parte della Cina e del mondo si fanno in quattro per raggiungere le famiglie. E’ un po’ come il nostro Natale. C’è chi, addirittura, per mancanza di trasporti adeguati o per difficoltà economiche, si sposta da una parte all’altra del Paese in motocicletta unendosi ad interi gruppi di “motociclisti” improvvisati ma disposti a macinare chilometri pur di trascorrere la festività nel calore familiare.

Ogni anno è associato ad un animale ed è significativo che l’animale dell’anno in corso presenti caratteristiche e qualità tendenzialmente opposte rispetto a quelle dell’animale dell’anno successivo, in uno spirito di compensazione che è proprio alla base del concetto chiave cinese dello yin e dello yang.

I festeggiamenti per il capodanno cinese durano circa un mese durante il quale molteplici sono gli eventi e le attività organizzati in ogni città. Non mancano i fuochi d’artificio di cui la Cina, e non me ne vogliano i miei amici napoletani, è la patria d’origine; la suggestiva e colorata festa delle lanterne; le chiassose e danzanti parate per le vie dei villaggi e delle città; le decorazioni che addobbano le strade e gli edifici pubblici rigorosamente di color rosso, simbolo di prosperità. Sulle porte delle case, inoltre, vengono appesi degli striscioni con su indicati gli specifici desideri di quella famiglia per l’anno nuovo: “l’arrivo di un bambino” o “il trovare l’amore” o “i soldi” o “la salute” e così via!

La sera della vigilia tutta la famiglia è riunita e, a mo’ di catena di  montaggio, si preparano i dumpling, i ravioli cinesi per capirci : c’è chi stende la pasta, chi fa la forma, chi li riempie, e chi li mangia! Si cena chiaramente tutti insieme e la tavola si riempie dei piatti tradizionali, come appunto i dumpling, il pesce che è un portafortuna e portadenaro (al pari delle nostre lenticchie), il pollo che, essendo questo l’anno del gallo, non può mancare, e le tang yuàn ovvero palline dolci di farina di riso ripiene con crema di fagioli rossi che, se realizzate a mano in casa, devono esser fatte il più rotondeggianti possibile perchè più il tondo è perfetto più lo sarà anche il nuovo anno!

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Durante la cena non si beve mai da soli, bisogna ogni volta brindare ed invitare gli altri a bere in modo che lo si faccia tutti insieme! E’ quasi d’obbligo guardare in tv su CCTV il Gran Gala del capodanno cinese, uno spettacolo di varietà davvero incredibile e scenografico che coinvolge migliaia di persone nella sua realizzazione e in cui si alternano sketch comici, cantanti pop e tradizionali, opera, inserti culturali e patriottici, straordinarie danze e coreografie che quasi si avvicinano a quelle della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici!

In fondo e nonostante le peculiari tradizioni, il capodanno cinese non è poi così diverso dal nostro: si mangia, si festeggia, si sta in compagnia e si spera che l’anno nuovo sia migliore di quello vecchio! Scusate ma lo devo dire: tutto il mondo è paese !

 

L’anno del cavallo

Buongiorno e buon anno a tutti…buon anno del Cavallo!

Il 31 gennaio, secondo il calendario cinese, è stato salutato l’anno del Serpente ed è iniziato quello del Cavallo. La tradizione orientale vuole che le persone nate sotto questo segno siano eleganti, forti e nobili d’animo.

Considerata la consistente comunità cinese radicata a Londra certo non potevano mancare i festeggiamenti per questo Capodanno, che si sono svolti domenica 2 febbraio.

Una folkloristica parata si è dispiegata lungo Charing Cross Road per terminare nel cuore della Cina londinese, Chinatown.capodanno cinese

Un grande palcoscenico è stato allestito a Trafalgar Square, una piazza che davvero di frequente ospita celebrazioni internazionali, e dal mattino sino alle 18 si sono susseguite una serie di performances di artisti provenienti direttamente dalla Cina. Elegantissimi cantanti dalle voci maschili imponenti e femminili acutissime, ballerini/e in abiti tipici che si sono esibiti nelle leggiadre movenze orientali (credo che se facessero uno studio sull’effetto rilassante dell’essere spettatore di un balletto di danzatrici cinesi probabilmente troverebbero il rimedio per la sindrome premestruale!), immancabili le arti marziali e le danze dei dragoni e del leone animato da abilissimi acrobati. Sparse qua e là per Trafalgar Square, poi, bancarelle di cibarie e cianfrusaglie cinesi, lampade in carta di riso ed altri ornamenti tipici, biscotti della fortuna, dragoni, cappelli ecc ecc.

ChinatownSe Trafalgar Square si è trasformata nella sede dell’intrattenimento e dei festeggiamenti per il Capodanno, Chinatown invece è diventata il centro nevralgico del consumismo e dell’ “economia” della celebrazione. In effetti, se non per le lanterne che decoravano le strade e per il dragone che si aggirava per le vie accompagnato dai tamburellisti , la città cino-londinese sembrava più preoccupata a sfamare i turisti che a festeggiare davvero la sua tradizione. Gli innumerevoli ristoranti cinesi erano infatti gremiti di gente pronta per degustare il menù speciale del capodanno sebbene molti visitatori preferivano assaggiare i cibi più a buon prezzo ma anche meno vari delle bancherelle, involtini primavera e dumbling compresi!

Complessivamente direi che il Capodanno cinese a Londra è più suggestivo nella teoria che nella pratica..

A proposito, tenuto conto che la ‘metà’ della popolazione londinese è ormai italiana (!), dopo il capodanno cinese voglio il festival della pizza a Trafalgar!

Enjoy your breakfast!